L'importanza religiosa di Trani,sede Arcivescovile è concentrata sulla devozione alla Vergine Maria.Tale indole,è autorevolmente messa in luce da un monumento di fede mariana,"il Santuario della Madonna di Fatima",edificato nel 1957 dai PP.Rogazionisti presenti nella "Città di Maria" dal 1931.Indimenticabile,il ricordo di P.Gerardo Onorato presenza ispiratrice del progetto mariano di Monfortana spiritualità.Il 16 Luglio 1958 il grandioso Tempio in onore della B.V. di Fatima viene elevato a Santuario Mariano Diocesano.L'anno seguente la città viene nuovamente consacrata al Cuore Immacolato di Maria.Il 6 Settembre 1961 il Sommo Pontefice Giovanni XXIII in udienza generale a Castelgandolfo benedice la nuova statua della madonna proveniente da Fatima;la stessa verrà incoronata il 15 Ottobre 1961 e solennemente collocata nel suo Santuario,arricchito da indulgenze.








domenica 26 febbraio 2012

Messaggio quaresimale del Vescovo di Fatima

“Risvegliarsi dallo stato di anestesia spirituale”: questo il messaggio quaresimale che il vescovo di Leiria-Fátima, mons. António dos Santos Marto, lancia ai suoi fedeli invitandoli, nel tempo liturgico che la Chiesa si appresta a vivere, a “ravvivare nell’intimità del cuore il desiderio di Dio, molte volte assopito, per esprimere in modo più concreto e intenso la carità fraterna”. Il presule, riferisce l'agenzia Sir, ha toccato anche il tema della crisi economica, chiedendo di “riservare un maggiore interesse alle persone e alle famiglie che ne sono più colpite, di preoccuparsi per i loro bisogni, esercitando una solidarietà effettiva”. Tra le iniziative della diocesi, in occasione della Quaresima, c’è la decisione di devolvere alla Caritas locale le offerte ricavate dalle “rinunce” e la realizzazione del Ritiro per il popolo di Dio: letture meditate della Bibbia arricchite da testimonianze tratte dalle vite dei Santi. “I cristiani – conclude, infatti, il vescovo - sono chiamati a camminare insieme nella santità e nelle buone opere di giustizia e accrescimento della persona al servizio dell’umanizzazione del mondo”. (R.B.)



2012-02-25 Radio Vaticana

lunedì 20 febbraio 2012

Quaresima 2012

Le Sacre Ceneri

La Quaresima è il cammino spirituale della chiesa verso la Pasqua…è un tempo di digiuno e di penitenza.E’ un impegno saldo per una conversione personale e di tutta la comunità, alla luce della Parola di Dio… Parola che deve fiorire in opere di carità a favore dei più poveri.

lunedì 6 febbraio 2012

Messaggio del Papa per la Giornata del Malato: la fede è ancora sicura per chi soffre

L’importanza dei “Sacramenti di guarigione” sono al centro del Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale del Malato, che ricorre il prossimo 11 febbraio. Il documento, pubblicato oggi, ha per tema: “Alzati e va’: la tua fede ti ha salvato!”, tratto dal Vangelo di Luca. 

I malati e i sofferenti trovino nella fede “un’ancora sicura”: è l’incoraggiamento di Benedetto XVI che nel suo Messaggio per la Giornata del Malato sottolinea che “chi crede non è mai solo”. Il Papa si rivolge con parole di particolare vicinanza ai malati e ai sacerdoti che operano negli ospedali, chiamati a sentirsi “veri ministri degli infermi”. E ribadisce che, sull’esempio di Cristo, i fedeli sono chiamati ad accogliere ogni vita umana, specie se "debole e malata", e a chinarsi “sulle sofferenze materiali e spirituali dell’uomo per guarirle”. Si sofferma quindi sui “Sacramenti di guarigione”, ovvero della Penitenza e della Riconciliazione e su quello dell'Unzione degli infermi che “hanno il loro naturale compimento nella Comunione Eucaristica”. Sacramenti che mettono in luce “il binomio tra salute fisica e rinnovamento dalle lacerazioni dell’anima”.

Chi nella malattia “invoca il Signore”, scrive il Papa, è “certo che il Suo amore non lo abbandona mai” e che anche “l’amore della Chiesa” non viene mai meno. Nel Sacramento della Penitenza, nella “medicina della confessione”, osserva, “l’esperienza del peccato non degenera in disperazione, ma incontra l’Amore che perdona e trasforma”. Per questo, il momento della sofferenza invece che essere di disperazione può “trasformarsi” in “un tempo di grazia per rientrare in se stessi”, ripensare alla propria vita e ai propri errori come il figliol prodigo. Auspica poi che venga valorizzato il Sacramento dell’Unzione degli Infermi, che, scrive, non va ritenuto “quasi un sacramento minore rispetto agli altri”. Anzi, ribadisce il Papa, questo Sacramento “merita oggi una maggiore considerazione, sia nella riflessione teologica, sia nell’azione pastorale verso i malati”.

Il Messaggio non manca infine di mettere l’accento sull’importanza dell’Eucaristia. Ricevuta nel momento della malattia, constata, “contribuisce in maniera singolare ad operare tale trasformazione” associando il malato all’offerta che Gesù “ha fatto di se stesso al Padre per la salvezza di tutti”. Di qui l’esortazione all’intera comunità ecclesiale e in particolare alle parrocchie affinché “prestino attenzione nell’assicurare la possibilità” a malati ed anziani “di accostarsi con frequenza alla Comunione”.



notizia del 03/01/2012 12.17.21  Radio Vaticana

mercoledì 1 febbraio 2012

Giornata mondiale della vita consacrata (2 Febbraio),

I Vescovi italiani esprimono gratitudine e stima a quanti con la loro “presenza carismatica e dedizione sono un segno profetico ed escatologico mai abbastanza apprezzato”. Con la passione per Dio, la loro vita fraterna e uno stile di vita sobrio ed essenziale, essi anticipano “il cielo nuovo e la terra nuova” che ogni uomo desidera.
Quattro gli elementi che il Messaggio della Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata evidenzia come distintivi della specifica vocazione dei religiosi.
In primo luogo la testimonianza della bellezza dell’amore di Dio e del suo primato, in un mondo secolarizzato “che porta all’emarginazione di Dio o alla sua insignificanza, per cui l’uomo resta solo con la sua rabbia e la sua disperazione”.
Altro contributo essenziale che le comunità di consacrati possono offrire alla Chiesa è quello di essere “scuole di fraternità che impegnano i propri membri alla formazione permanente alle virtù evangeliche: umiltà, accoglienza dei piccoli e dei poveri, correzione fraterna, preghiera comune, perdono reciproco, condividendo la fede, l’affetto fraterno e i beni materiali”.
C’è poi lo zelo divino, che proviene dallo Spirito Santo, e che sa infiammare i consacrati di passione per Dio e per l’uomo. “Da sempre – si legge nel documento – la vita consacrata è stata laboratorio di nuovo umanesimo, cenacolo di cultura che ha fecondato la letteratura, l’arte, la musica, l’economia e le scienze. È un impegno a cui siamo fortemente chiamati in questo tempo difficile.”
Da ultimo, scrivono ancora i Vescovi, la povertà, la castità e l’obbedienza “costituiscono una vera testimonianza profetica dal profondo significato antropologico, che suppone e richiede un grande impegno educativo. Se lo Spirito di Gesù abita nei nostri cuori, anche noi potremo fare quel che ha fatto lui.”

Presentazione ddel Signore al Tempio

La sacra ricorrenza della Candelora fa derivare il suo nome dal tardo latino candelorum, per candelaram , benedizione cioè delle candele. Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la Presentazione del Signore, popolarmente chiamata festa della Candelora, poiché in questo giorno vengono benedette le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.
Solo nel VII secolo la Chiesa Romana adattò questa celebrazione al 2 febbraio in una festa che già era veniva celebrata in Oriente fin dal IV secolo, ovvero la presentazione al tempio del Signore.