L'importanza religiosa di Trani,sede Arcivescovile è concentrata sulla devozione alla Vergine Maria.Tale indole,è autorevolmente messa in luce da un monumento di fede mariana,"il Santuario della Madonna di Fatima",edificato nel 1957 dai PP.Rogazionisti presenti nella "Città di Maria" dal 1931.Indimenticabile,il ricordo di P.Gerardo Onorato presenza ispiratrice del progetto mariano di Monfortana spiritualità.Il 16 Luglio 1958 il grandioso Tempio in onore della B.V. di Fatima viene elevato a Santuario Mariano Diocesano.L'anno seguente la città viene nuovamente consacrata al Cuore Immacolato di Maria.Il 6 Settembre 1961 il Sommo Pontefice Giovanni XXIII in udienza generale a Castelgandolfo benedice la nuova statua della madonna proveniente da Fatima;la stessa verrà incoronata il 15 Ottobre 1961 e solennemente collocata nel suo Santuario,arricchito da indulgenze.








mercoledì 1 febbraio 2012

Giornata mondiale della vita consacrata (2 Febbraio),

I Vescovi italiani esprimono gratitudine e stima a quanti con la loro “presenza carismatica e dedizione sono un segno profetico ed escatologico mai abbastanza apprezzato”. Con la passione per Dio, la loro vita fraterna e uno stile di vita sobrio ed essenziale, essi anticipano “il cielo nuovo e la terra nuova” che ogni uomo desidera.
Quattro gli elementi che il Messaggio della Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata evidenzia come distintivi della specifica vocazione dei religiosi.
In primo luogo la testimonianza della bellezza dell’amore di Dio e del suo primato, in un mondo secolarizzato “che porta all’emarginazione di Dio o alla sua insignificanza, per cui l’uomo resta solo con la sua rabbia e la sua disperazione”.
Altro contributo essenziale che le comunità di consacrati possono offrire alla Chiesa è quello di essere “scuole di fraternità che impegnano i propri membri alla formazione permanente alle virtù evangeliche: umiltà, accoglienza dei piccoli e dei poveri, correzione fraterna, preghiera comune, perdono reciproco, condividendo la fede, l’affetto fraterno e i beni materiali”.
C’è poi lo zelo divino, che proviene dallo Spirito Santo, e che sa infiammare i consacrati di passione per Dio e per l’uomo. “Da sempre – si legge nel documento – la vita consacrata è stata laboratorio di nuovo umanesimo, cenacolo di cultura che ha fecondato la letteratura, l’arte, la musica, l’economia e le scienze. È un impegno a cui siamo fortemente chiamati in questo tempo difficile.”
Da ultimo, scrivono ancora i Vescovi, la povertà, la castità e l’obbedienza “costituiscono una vera testimonianza profetica dal profondo significato antropologico, che suppone e richiede un grande impegno educativo. Se lo Spirito di Gesù abita nei nostri cuori, anche noi potremo fare quel che ha fatto lui.”

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