Santo Natale 2013
Carissimi,
Natale per noi cristiani è la nascita del Figlio unigenito
di Dio-padre nella nostra carne; è l’Incarnazione del Verbo come scrive
Giovanni nel suo vangelo: “…e il Verbo si è fatto carne” (Gv 1,14). Questa
venuta si è realizzata “ieri” a distanza di 2013 anni. Come? Scrive S. Cirillo
di Gerusalemme: “…è venuto in modo oscuro e silenzioso, come la pioggia sul
vello… avvolto in fasce e posto in una stalla; …accettò la croce senza
rifiutare il disonore” (Lit.Ore, Ufficio 1^Domenica di Avvento). E nel prefazio
di Avvento I: “Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana egli
portò a compimento la promessa antica, e ci aprì la via dell’eterna salvezza”.
Il “Bambino”, nato a Betlemme da Maria di Nazareth “vergine
madre”, è il Signore della storia della salvezza di tutto il genere umano; è il
Re dell’universo che “verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti alla fine
di questo mondo, e la nascita del mondo nuovo”.
La gioia del Natale scaturisce da Dio, che è Amore, e che si
è riversato nella nostra carne vivificandola del suo stesso amore
misericordioso di Padre, di Fratello, di Sposo. Ecco perché noi cristiani
celebriamo il Natale accogliendo l’esortazione dell’Apostolo Paolo a Tito: “E’
apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci
insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà,
giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e della
manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore nostro Gesù
Cristo” (Tt 2,11-13).
Nelle parole di S. Paolo (66 d.C.) troviamo anche la realtà
del “Natale oggi”. Come Dio ha raggiunto la nostra periferia esistenziale, così
ciascuno di noi e tutti insieme (sinodo) dobbiamo raggiungere le periferie
esistenziali della storia del nostro tempo. Dobbiamo accoglierci gli uni gli
altri, e in modo particolare la vita nascente, i bambini, gli ammalati, i
poveri, i carcerati, i senza tetto, gli affamati, i nudi, i pellegrini, gli
immigrati, i dubbiosi, i non credenti.
Gesù Bambino ci chiede di incontrarlo nella carne di ogni
persona umana. Viviamo tutto il tempo di Avvento e di Natale con questa
richiesta a Dio, nostro Padre: “suscita in noi la volontà di andare incontro
con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché ci chiami accanto a sé nella
gloria a possedere il regno dei cieli” (Colletta 1^ Domenica di Avvento).
Vi invoco dall’Alto la benedizione di Dio e la protezione
della Santa Famiglia, augurandovi un Santo Natale!
Con affetto
+ Giovan Battista Pichierri – Arcivescovo
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