Carissimi fratelli e sorelle,
La Quaresima di quest’anno di grazia ci tiene impegnati nel
cammino sinodale in vista del consolidamento nell’unità, nella carità, nella
missionarietà della nostra Chiesa diocesana per essere Chiesa che evangelizza
con gioia. Siamo in piena sintonia con il messaggio del Santo Padre Francesco,
il quale ci esorta a convertirci all’amore di Dio “per trovare le risposte a
quelle domande che continuamente la storia ci pone”. E tra queste il Papa ci
indica la “globalizzazione dell’indifferenza”. «L’indifferenza verso il
prossimo e verso Dio è una reale tentazione anche per noi cristiani. Abbiamo
perciò bisogno di sentire in ogni Quaresima il grido dei profeti che alzano la
voce e ci svegliano. Dio non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il
suo Figlio per la salvezza di ogni uomo. Nell’incarnazione, nella vita terrena,
nella morte e risurrezione del Figlio di Dio, si apre definitivamente la porta
tra Dio e uomo, tra cielo e terra. E la Chiesa è come la mano che tiene aperta
questa porta mediante la proclamazione della Parola, la celebrazione dei
Sacramenti, la testimonianza della fede che si rende efficace nella carità (cfr
Gal 5,6). Tuttavia, il mondo tende a chiudersi in se stesso e a chiudere quella
porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il mondo in Lui. Così la mano,
che è la Chiesa, non deve mai sorprendersi se viene respinta, schiacciata e
ferita. Il popolo di Dio ha perciò bisogno di rinnovamento, per non diventare
indifferente e per non chiudersi in se stesso. Vorrei proporvi tre passi da
meditare per questo rinnovamento».
Il Papa per combattere “l’indifferenza”
ci offre tre passi biblici da considerare:
«Se un membro soffre,
tutte le membra soffrono» (1 Cor 12,26);
«Dov’è tuo fratello?» (Gen 4,9);
«Rinfrancate i vostri
cuori!» (Gc 5,8).
Coltivare la comunione,
superare i confini visibili, pregare sono gli impegni che il Papa ci dà per non
lasciarci catturare dall’indifferenza.Nel cammino quaresimale che voglio vivere
cercandovi, mi soffermerò sul tema:
“Insieme camminiamo per crescere organicamente in Gesù Cristo
lasciandoci identificare in Lui dallo Spirito Santo”.
Con l’auspicio che ciascun credente e ogni comunità
parrocchiale percorra con frutto l’itinerario quaresimale, vi assicuro la mia
preghiera.
Con affetto
benedicente.
Trani, 18 febbraio 2015
Mercoledì delle Ceneri
+ Giovan Battista Pichierri Arcivescovo
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