L'importanza religiosa di Trani,sede Arcivescovile è concentrata sulla devozione alla Vergine Maria.Tale indole,è autorevolmente messa in luce da un monumento di fede mariana,"il Santuario della Madonna di Fatima",edificato nel 1957 dai PP.Rogazionisti presenti nella "Città di Maria" dal 1931.Indimenticabile,il ricordo di P.Gerardo Onorato presenza ispiratrice del progetto mariano di Monfortana spiritualità.Il 16 Luglio 1958 il grandioso Tempio in onore della B.V. di Fatima viene elevato a Santuario Mariano Diocesano.L'anno seguente la città viene nuovamente consacrata al Cuore Immacolato di Maria.Il 6 Settembre 1961 il Sommo Pontefice Giovanni XXIII in udienza generale a Castelgandolfo benedice la nuova statua della madonna proveniente da Fatima;la stessa verrà incoronata il 15 Ottobre 1961 e solennemente collocata nel suo Santuario,arricchito da indulgenze.








lunedì 30 dicembre 2013

Solennità della Madre di Dio


A.D.MMXVI


















La solennità di Maria S.S. Madre di Dio nell'Ottava di Natale celebra certamente la Divina Maternità di Maria ma in un'ottica particolare che dipende dal giorno in cui essa viene celebrata, cioè il giorno ottavo ed ultimo del Natale del Signore: quindi, si può affermare sia che in tale Solennità viene indirettamente celebrata la conclusione dell'Ottava natalizia, sia che l'ultimo giorno dell'Ottava di Natale è celebrato sotto la peculiare configurazione mariana della divina maternità.
L'istituzione di tale Solennità, nell'ambito della riforma liturgica seguente il Concilio Vaticano II, non è un fatto avulso dalla storia liturgica ma dipende da un'antica consuetudine romana risalente sino al secolo VIII, attestata in antichi esemplari di Antifonario delle Messe che denominavano il 1º gennaio quale Natale s. Mariae, e avvalorata dal fatto che l'ufficio liturgico dell'Ottava del Natale, ossia il 1º gennaio, sino al Concilio Vaticano II contiene non pochi testi dove si fa riferimento alla divina maternità mariana. All'uopo, si riproduce il testo della Colletta della Messa Puer natus propria dell'Ottava del Natale. 

giovedì 19 dicembre 2013

Auguri di un S Natale e Felice Anno



La Comunità dei Padri Rogazionisti

Messaggio Augurale di S.E.R. Mons. G.B.Pichierri - Arcivescovo

Santo Natale 2013

Carissimi,
Natale per noi cristiani è la nascita del Figlio unigenito di Dio-padre nella nostra carne; è l’Incarnazione del Verbo come scrive Giovanni nel suo vangelo: “…e il Verbo si è fatto carne” (Gv 1,14). Questa venuta si è realizzata “ieri” a distanza di 2013 anni. Come? Scrive S. Cirillo di Gerusalemme: “…è venuto in modo oscuro e silenzioso, come la pioggia sul vello… avvolto in fasce e posto in una stalla; …accettò la croce senza rifiutare il disonore” (Lit.Ore, Ufficio 1^Domenica di Avvento). E nel prefazio di Avvento I: “Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana egli portò a compimento la promessa antica, e ci aprì la via dell’eterna salvezza”.
Il “Bambino”, nato a Betlemme da Maria di Nazareth “vergine madre”, è il Signore della storia della salvezza di tutto il genere umano; è il Re dell’universo che “verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti alla fine di questo mondo, e la nascita del mondo nuovo”.
La gioia del Natale scaturisce da Dio, che è Amore, e che si è riversato nella nostra carne vivificandola del suo stesso amore misericordioso di Padre, di Fratello, di Sposo. Ecco perché noi cristiani celebriamo il Natale accogliendo l’esortazione dell’Apostolo Paolo a Tito: “E’ apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore nostro Gesù Cristo” (Tt 2,11-13).
Nelle parole di S. Paolo (66 d.C.) troviamo anche la realtà del “Natale oggi”. Come Dio ha raggiunto la nostra periferia esistenziale, così ciascuno di noi e tutti insieme (sinodo) dobbiamo raggiungere le periferie esistenziali della storia del nostro tempo. Dobbiamo accoglierci gli uni gli altri, e in modo particolare la vita nascente, i bambini, gli ammalati, i poveri, i carcerati, i senza tetto, gli affamati, i nudi, i pellegrini, gli immigrati, i dubbiosi, i non credenti.
Gesù Bambino ci chiede di incontrarlo nella carne di ogni persona umana. Viviamo tutto il tempo di Avvento e di Natale con questa richiesta a Dio, nostro Padre: “suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli” (Colletta 1^ Domenica di Avvento).
Vi invoco dall’Alto la benedizione di Dio e la protezione della Santa Famiglia, augurandovi un Santo Natale!
Con affetto


+ Giovan Battista Pichierri – Arcivescovo