L'importanza religiosa di Trani,sede Arcivescovile è concentrata sulla devozione alla Vergine Maria.Tale indole,è autorevolmente messa in luce da un monumento di fede mariana,"il Santuario della Madonna di Fatima",edificato nel 1957 dai PP.Rogazionisti presenti nella "Città di Maria" dal 1931.Indimenticabile,il ricordo di P.Gerardo Onorato presenza ispiratrice del progetto mariano di Monfortana spiritualità.Il 16 Luglio 1958 il grandioso Tempio in onore della B.V. di Fatima viene elevato a Santuario Mariano Diocesano.L'anno seguente la città viene nuovamente consacrata al Cuore Immacolato di Maria.Il 6 Settembre 1961 il Sommo Pontefice Giovanni XXIII in udienza generale a Castelgandolfo benedice la nuova statua della madonna proveniente da Fatima;la stessa verrà incoronata il 15 Ottobre 1961 e solennemente collocata nel suo Santuario,arricchito da indulgenze.








martedì 8 aprile 2014

Domenica delle Palme

Con la celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore la Chiesa viene introdotta nei riti della Settimana Santa. L’ingresso di Gesù a Gerusalemme, infatti, è simile a un “portale” che immette nel cuore dell’anno liturgico. Sono ancora oggi toccanti le riflessioni proposte da Giovanni Paolo II il 30 marzo del 1980: «Fra la volontà del Padre, che lo ha mandato, e la volontà del Figlio permane una profonda unione piena di amore: un bacio interiore di pace e di redenzione. In questo bacio, in questo abbandono senza limiti, Gesù Cristo, che è di natura divina, spoglia se stesso e assume la condizione di servo, umiliando se stesso (cf. Fil 2,6-8).
E permane in questo abbassamento, in questa spoliazione del suo fulgore esterno, della sua divinità e della sua umanità, piena di grazia e di verità. Egli, Figlio dell’uomo, va, con questo annientamento e spoliazione, verso gli eventi che si compiranno, quando il suo abbassamento, la spoliazione, l’annientamento rivestiranno precise forme esteriori…
Tale è quell’ingresso “interiore” di Gesù in Gerusalemme, che si compie nella sua anima alla soglia della Settimana Santa. Al suo ingresso nella città santa la folla acclama Gesù quale messia che viene a portare a compimento la promessa della benedizione divina. In lui sono benedette tutte le stirpi della terra e tutti i popoli lo dicono beato (cf. Gen 18,18; Sal 72,17). In lui, osannato come il figlio di Davide e benedetto come Messia che viene nel nome del Signore, la benedizione promessa ai padri raggiunge finalmente l’antico popolo dell’alleanza e tutte le genti chiamate alla salvezza.
L’affresco della Cappella degli Scrovegni riesce a esprimere la ricchezza di queste verità salvifiche. Giotto raffigura alla sinistra del riquadro Cristo benedicente, ricoperto di una tunica rossa, colto di profilo, che cavalca un asino dipinto con grande realismo e con un’attenzione eccezionale ai particolari, mentre si appresta a fare il suo ingresso solenne a Gerusalemme di cui si vede soltanto la porta d’accesso tra due possenti ed eleganti torrioni.
Gesù è seguito dai suoi apostoli ed è accolto da una folla festante che stende ai suoi piedi dei mantelli o agita rami di ulivo e palme proclamando: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!» (Lc 19,38). La scena si svolge su uno sfondo azzurro lapislazzuli segnato da alcuni alberelli sui quali nel frattempo si sono arrampicati dei curiosi personaggi intenti a strappare dalle loro fronde alcuni ramoscelli.
Il tutto contribuisce a dare all’affresco il senso di un movimento che ha la sua massima espressione nel procedere di Cristo. Questi, come leggiamo nel vangelo lucano, «mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme» (Lc 9,51).
Per questa ragione nella Colletta della liturgia del giorno la Chiesa prega affinché Dio conceda ai credenti di avere sempre presente il grande insegnamento della passione di Cristo per partecipare alla gloria della sua risurrezione. «Corriamo anche noi insieme a Colui che si affretta verso la passione – esorta i credenti Andrea di Creta -, e imitiamo coloro che gli andarono incontro…per stendere in umile prostrazione e in profonda adorazione dinanzi ai suoi piedi le nostre persone».
 Fonte: Ufficio Liturgico Nazionale

Il Santuario Madonna di Fatima ospiterà a conclusione della giornata liturgica un evento di Cultura Religiosa
"La Passione di Gesù" giunta alla sua quinta edizione.I Padri Rogazionisti si pregiano di invitarvi


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